La basilica romanica di Paray-le Monial, oggi chiamata Basilica del Sacro Cuore (12°-13° secolo) e meta di pellegrinaggio, ricorda in piccolo la chiesa abbaziale di Cluny, in gran parte distrutta durante la Rivoluzione Francese. Le navate della basilica di Paray-le-Monial sono, infatti, tre contro le cinque di Cluny e il transetto non è doppio. Tuttavia, la struttura architettonica complessiva rispecchia quella della 'sorella maggiore'; in particolare, è da notare l'armoniosa infilata di volte che percorre la chiesa fino all'abside.
L'interno viene sapientemente illuminato dalle alte finestre, che nel coro, così come in quello di Cluny, sono straordinariamente fitte e sottili. Adiacente alla basilica è il chiostro ricostruito nel 13° secolo, collegato alla chiesa da un portale ornato di sculture romaniche di pregevole fattura. Un altro portale, ancora più bello del primo ma purtroppo privo di decorazioni nel timpano, si apre sul lato della basilica che da sulla città. A est della Basilica del Sacro Cuore, oltre il Parco dei Cappellani, si trova la Cappella delle Apparizioni, dove sono conservate le reliquie di Marguerite-Marie Alacoque, la santa alla quale apparve Cristo e sulla cui esperienza, poi riconosciuta dalla Chiesa, si fonda la Festa del Sacro Cuore, che ogni anno richiama numerosi pellegrini.
La Torre St-Nicolas è ciò che rimane dell'ex chiesa parrocchiale cinquecentesca. Quest'ultima perse la sua funzione nel 1792 a favore della Basilica del Sacro Cuore, e fu amputata del coro e delle cappelle laterali. La navata e il coro della chiesa sono state sistemate per accogliere manifestazioni culturali.